“Digestione anaerobica” il nuovo trattamento dei fanghi

Trattamento dei fanghi, progetto congiunto ASA-AAMPS per la realizzazione di impianti innovativi

Presentato alla stampa ieri mattina 4 marzo, a Palazzo Comunale un progetto congiunto ASA-AAMPS per la realizzazione di impianti innovativi per il trattamento dei fanghi, utilizzabili sia a livello locale che regionale. Progetto con notevoli ricadute in termini ambientali e occupazionali per il territorio.

La conferenza stampa è stata presieduta dal sindaco Luca Salvetti, presenti gli assessori Giovanna Cepparello (Ambiente) e Gianfranco Simoncini (Sviluppo Economico)

Intervenuti per Asa il presidente Stefano Taddia, e per Aamps l’Amministratore Unico Raphael Rossi.

Intervenuti online anche Daniele Fortini, presidente RetiAmbiente e Alessandro Mazzei direttore dell’ATO Rifiuti Toscana Costa.

Si chiama impianto di digestione anaerobica e, una volta realizzato, permetterà di trattare in maniera integrata i fanghi reflui civili, la frazione organica da rifiuti solidi urbani e gli sfalci/potature da giardino prodotti dalla città di Livorno.

Lo ha progettato ASA che, in sinergia con RetiAmbiente/AAMPS e il placet dell’Amministrazione comunale, punta ad accedere ad un finanziamento di 10 milioni di euro dal PNRR (il termine di scadenza della domanda è fissato al 14 marzo 2022) a quasi totale copertura di un investimento che complessivamente ammonta a 12 milioni e 400 euro.

Si tratta di una struttura da realizzare in prossimità dell’area impiantistica presente in area nord al “Picchianti” da avviare in concomitanza con la chiusura dell’inceneritore prevista nel 2023.

Quando entrerà in funzione, l’impianto favorirà un processo di digestione anaerobica delle sostanze immesse (fanghi e frazione organica dalla raccolta differenziata) che porterà alla produzione di bio-gas e, successivamente, di bio-metano fruibile per utilizzi industriali.

I fanghi di risulta di questa processo biologico (circa 7.000 tonnellate/anno) saranno avviati ad un ulteriore impianto che porterà alla produzione di ACF (ammendante compostato fanghi) risultato ottimo in agricoltura per la concimazione dei terreni coltivabili. Questo impianto di compostaggio, che tratterà anche sfalci e potature, sarà collocato in una area del Comune di Livorno da individuare al termine di una specifica gara in corso con evidenza pubblica.

L’operazione punta a valorizzare un nuovo e più evoluto sistema di trattamento di materia che permetterà di convogliare l’intero volume di organico prodotto dai livornesi proveniente dalla raccolta differenziata (circa 17mila tonnellate/anno) nei fanghi reflui civili, evitando così lo smaltimento presso gli impianti fuori regione con il conseguente abbattimento dei significativi costi di gestione e movimentazione di mezzi su gomma che contribuisce al traffico veicolare e all’inquinamento dell’aria.

Gli sfalci e le portature da giardino arriveranno anche dai territori dell’ambito “Toscana-Costa” della gestione pubblica del servizio di igiene ambientale a cura di RetiAmbiente. In quest’ottica l’impianto del “verde rappresenterà uno degli impianti di riferimento dell’ATO, che, attraverso la realizzazione di una piattaforma integrata, potrà gestire circa 50 mila tonnellate/anno di rifiuti verdi (sfalci e potature) provenienti dai Comuni di Ambito in grado, quindi, di garantire l’autosufficienza di tutta la filiera del territorio in questione. Questo secondo impianto sarà presentato sulle linee di finanziamento regionale.

La Regione Toscana si è già espressa nel merito dichiarando il progetto “Hub Livorno Fanghi-Forsu-Biometano – Upgrading della stabilizzazione anaerobica mediante inserimento della Forsu nella linea fanghi del depuratore di Livorno” coerente con gli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati (approvato con Delibera di Consiglio Regionale n. 94/2014).

Il progetto definitivo sarà sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per determinare gli effetti attesi dall’esercizio dell’impianto. Nel frattempo verrà avviato il processo per l’individuazione di una nuova area per l’ubicazione del Centro di raccolta “Picchianti” destinato a lasciare spazio ai nuovi impianti, così come una rivisitazione logistica complessiva della movimentazione e trattamento di tutte le frazioni merceologiche differenziate raccolte nella città di Livorno.

Le dichiarazioni

Luca Salvetti: “Il Comune di Livorno ha sostenuto con convinzione il progetto di Asa e Aamps dei Fanghi Forsu, che candida Livorno a divenire un polo strategico per una nuova idea di gestione dei rifiuti. La nuova struttura al Picchianti di digestione anaerobica dei fanghi e il nuovo impianto di compostaggio, sono possibili grazie all’uscita di Aamps dal concordato in anticipo rispetto ai tempi previsti e dall’ingresso in Retiambiente, operazioni fortemente volute da questa Amministrazione e collegata all’idea programmatica di superamento del termovalorizzatore. Progetti importanti per la Livorno del futuro ecologica e sostenibile”.

Gianfranco Simoncini: “ La collaborazione Asa-Aamps in questo progetto sottolinea le qualità tecniche e progettuali presenti nelle nostre due aziende comportando a regime anche un abbattimento dei costi significativo. La chiusura del concordato ha permesso, e l’ingresso in Reteambiente di Aamps ha permesso di correre nella progettazione dell’impiantistica acquisendo anche la giusta dimensione di scala per poter proporre un impianto di bacino come quello del verde”.

Giovanna Cepparello: “Si tratta di un progetto totalmente improntato ai principi dell’economia circolare, che andrà a gestire in maniera integrata e sostenibile due frazioni che attualmente vengono esportate per il trattamento – l’organico e i fanghi – con alti costi per la comunità. Integrandosi con l’impianto per il verde, che si configura come impianto di ambito, Livorno diventerà un polo fondamentale per la gestione dei rifiuti in chiave di end of waste”.

Stefano Taddia: “Il Fanghi Forsu è un progetto moderno, altamente innovativo e ispirato ai principi dello sviluppo sostenibile della green economy.  L’occasione per attuarlo è indubbiamente quella offerta dal PNRR che incentiva progetti di questa tipologia e l’importante è stato farsi trovare pronti con il progetto di fattibilità per poterlo candidare al bando del finanziamento, come abbiamo fatto in sinergia con AAMPS e Reti Ambiente, spinti in tal senso dal Comune di Livorno  e da AIT che ci hanno sostenuto sin dall’inzio .

Su questa soluzione ASA stava lavorando da diversi anni avendo a disposizione a Livorno, e già funzionanti per il trattamento dei fanghi di depurazione della città, due digestori anaerobici che hanno un’importante volumetria addizionale da poter sfruttare in modo efficiente come un HUB sia per trattare ulteriori quantitativi di fanghi derivanti da altri impianti di depurazione del proprio ambito gestionale, sia per abbinare nello stesso processo altre metrici organiche come quelle della frazione proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Il progetto quindi oltre che a cogliere importanti e sfidanti obiettivi ambientali  sarà anche sostenibile e performante in termini di abbattimento dei costi con apprezzabili benefici che si rifletteranno come economie sul settore idrico e su quello dei rifiuti. Ci auguriamo che il nostro progetto possa accedere al finanziamento del PNRR perché ha tutti i requisiti richiesti”.