Spigolando per la città

di Rita Santuari

Che stiamo vivendo un dramma nazionale e che si deve seguire delle regole lo si sa. Però é inutile nascondercelo per superare la paura, anzi, è proprio questa che ci deve convincere tutti quanti a rispettare le misure, imposte e ripeto imposte a salvaguardia della salute del popolo per superare questo momento, che si spera il più breve possibile se si sta alle regole per evitare il contagio.
Voglio fare un passo indietro di qualche giorno, quando già il coronavirus, aveva invaso il nord Italia e pertanto la chiusura improvvisa delle scuole di ogni ordine e grado si è resa necessaria . Grido generale nelle famiglie : ” ora come si fa ? Chi ci tiene i bimbi mentre siamo a lavorare ?” Non c’è stato il tempo di organizzarsi. Chiamati a raduno parenti nonni, amici: alla bene e meglio si rimedia. Punto di ritrovo, anche se frettoloso , spesso è ai cassonetti della spazzatura dove non solo le donne attaccano bottone per commentare qualche ordine del giorno. Claudia con due bambini d’asilo 2 e 5 anni, mi dice che li lascia dalla nonna anziana e purtroppo piena di acciacchi e sottolinea che era meglio se per i più piccoli, gli asili rimanevano in funzione perché la nonna avendo contatti con tanta gente avrebbe potuto prendere il virus e trasmetterlo ai bimbi. Cosa che poi è risultata il contrario. Niente nonni ad accudire i nipoti. E allora ? Genitori che devono prendere ferie, permessi o addirittura licenziarsi come Piera che fa la donna di servizio. Sembra che , più o meno, la gente è riuscita ad organizzarsi. Con le scuole elementari, medie e superiori le cose sono messe meglio, perché più grandicelli. Ma anche qui c’è un inghippo e cioè : lezioni inviate sui cellulari o via mail per i titolari di computer , meglio se collegati a stampanti, per gli altri , la ricerca di chi può fornire le copie decine di pagine da stampare fino a 40 , di un libro da studiare . Tutte le materie su carta da rinviare agli insegnanti . Ragazzi nervosi, stressati e che fanno fatica ad accettare la “reclusione” anche se capiscono la necessità di doverla rispettare. Per fortuna che i più grandi se la cavano da soli e passano il tempo con ricerche, giochi o giochini e la benedetta TV . Sempre, prima del “dovete stare in casa e uscire solo per effettive necessità “, la spasmodica ricerca di mascherine, di gel per le mani e disinfettanti per la casa. Farmacie sprovviste , negozi per sanitari e similari sprovvisti. Ecco il panico e con giusta ragione e arriva la chiusura di mezza città , niente ristoranti, pub, palestre , parrucchieri, ecc. Solo ciò che è veramente necessario, farmacie, negozi alimentari , poste, banche e altri centri indispensabili. Entrare uno alla volta ,rispettare le distanze almeno di un metro. Fuori dalla banca e dalla posta, piuttosto accalcati, ma all’interno gli addetti fanno rispettare gli spazi.
Alcune persone in attesa degli autobus si chiedevano preoccupati se almeno una volta al giorno venivano disinfettati. Un signore con sarcasmo assicura: ” non siamo mica in Cina , avete visto come facevano? Silenzio dei presenti, nell’aria c’è paura.
E torniamo ai cassonetti della spazzatura . In piazza Mazzini, sono con apertura a tessera e visto che a mucchi la gente la lasciava fuori, l’amministrazione ha pensato bene di rilasciarli aperti e per un po’ la cosa ha funzionato, poi improvvisamente li richiudono e nuovamente spazzatura per terra a mucchi, inoltre , i cassonetti hanno tutti i pedali di apertura rotti , pertanto devi sollevare i coperchi con le mani. Da tenere presente che non vengono mai lavati, che il puzzo è terribile e che infezioni di ogni genere sono in agguato pure lì.
I servizi sono inadeguati ,ma alcuni cittadini sono degli incivili , ” sudici ” sottolinea Mauro che inciampa in un sacco e che dire dei mucchi di mozziconi di sigarette gettate sui marciapiedi dagli avventori dei ristoranti e che i gestori non si preoccupano di mettere un raccoglitore davanti alla loro ingresso e nemmeno li raccolgono a chiusura ? Visto che sono altamente inquinanti ci vorrebbe una disposizione comunale, visto che non ci arrivano da soli. E i proprietari di cani ? mica tutti raccolgono gli escrementi ed è facile pestarli, ma si dice che porta bene …noi vogliamo crederci, ne abbiamo tanto bisogno.. FORZA GENTE …CHE CE LA FACCIAMO !!!