Il Covid non ferma il Presepe vivente a San Ferdinando
Il Presepe vivente alla Chiesa di San Ferdinando, anche se ridotto nel numero di figuranti non ha fatto venir meno l’atmosfera della contemplazione di re Magi al Bambinello. Al mattino era arrivata anche la Befana il link del video
di Roberto Olivato
Come preannuciato, alla chiesa di San Ferdinando ha avuto luogo oggi 6 gennaio giorno dell’Epifania, la rappresentazione del Presepe vivente come ormai avviene da oltre vent’anni, grazie alla compagnia teatrale de I Narranti, che sotto la regia di Gabriella Lunardi, ha sempre messo in scena l’arrivo dei Re Magi alla grotta del Bambinello.
Quest’anno a causa delle restrizioni del Covid, la partecipazione dei figuranti e dei fedeli è stata molto ridotta, ma grazie all’impostazione scenografica ed ai brani scelti dalla regista, l’atmosfera dell’Epifania non è venuta meno e forse proprio per la sua semplicità scenografica caratterizzata dall’assenza di costumi e dalla mancanza di figuranti, la figura del Bambinello ha focalizzato maggiormente l’attenzione dei presenti, non distolti dai colori e dalla fastosità degli abiti che solitamente caratterizzavano questa rappresentazione. L’originalità di quest’anno è stata l’investitura di Re Magi al parroco, ad una suora trinitaria e ad una parrocchiana.
Il significato di questo pandemico spettacolo è stato così descritto dalla Lunardi ” Nonostante il difficile momento che stiamo attraversando, in cui sono impossibili baci e abbracci a cui siamo da sempre abituati per manifestare le nostre gioie, abbiamo voluto non far mancare questo ventennale appuntamento, per permettere almeno gli abbracci amorosi dei nostri cuori davanti alla fonte dell’Amore: il Bambinello.”
Al termine della rappresentazione il parroco di San Ferdinando padre Emilio Kolaczyk nel ringraziare i presenti ha ricordato come la messa in scena del Presepe vivente “Anche se in misura ridotta causa Covid, è un modo per confermare e rafforzare la nostra fede verso colui che con la sua venuta ci ha insegnato ad amarci. ”
( video di Anita Leonetti )
