Alla partenza il 7° “Festival racconti di altre danze”

“Festival racconti di altre danze” 7° edizione 2023

Il Festival Racconti Di Altre Danze, nasce nel 2017, pensato, creato e diretto da Chelo Zoppi e Elena Giannotti, con l’intento di introdurre e diffondere la danza contemporanea di ricerca nella   programmazione della città.

Il Progetto è sostenuto dall’amministrazione locale, nel tempo hanno aderito partner pubblici e
privati, e nel 2021 il festival ha ottenuto il sostegno del Ministero della Cultura.

Il festival racchiude i cuori delle due curatrici, due donne appartenenti a differenti generazioni, ma
accomunate dalla stessa idea rispetto al ruolo dell’arte contemporanea in generale, e nello specifico, relativo ai loro percorsi artistici e professionali, della danza nella crescita umana e culturale di un territorio.

Una visione condivisa che individua nel senso di comunità, e nei percorsi che lo favoriscono,
uno degli obiettivi fondanti del progetto .

Una danza che guardi alla ricerca, all’indagine costante del corpo in relazione al contesto sociale e culturale, una danza colta che al tempo stesso intercetti un pubblico eterogeneo, attraverso modalità di esposizione che si insinuano nel tessuto della città, coinvolgendo i cittadini in modo diretto e attivo. Una scelta che prova a rigenerare i luoghi, ma soprattutto le menti, un’idea di festival che traghetti Livorno verso approdi prestigiosi, inserendosi in itinerari nazionali e internazionali.

Due linee guida di attuazione:

La prima dedicata allo spettacolo: creazione, ospitalità e produzione
La seconda alla formazione: workshop, incontri e attività per il pubblico .
L’intento di creare una programmazione che integri e armonizzi diversi livelli artistici e generazionali, è volto a suscitare un interesse più diffuso, che coinvolge un pubblico più vasto, non esclusivamente locale, e che crei relazioni tra i fruitori: pubblico informato, gente comune e gruppi di nicchia.

La realizzazione del progetto si attua sia attraverso la programmazione canonica di spettacoli sia attraverso la realizzazione di azioni, la creazione di contesti e di collaborazioni.
Creare spazio è la direzione in cui il Progetto Festival si spinge : aprire lo sguardo, regalare respiri
rigeneranti, ma anche delineare un luogo fisico, inaspettato e fluido, significativo, che accolga le identità multiformi, capace di insinuarsi nella percezione quotidiana del vivere, un luogo abitabile, che scandisca il tempo della sosta, che permetta l’affacciarsi alla visione della danza.

Il progetto festival per vocazione accoglie le Danze che abitano e rigenerano i linguaggi del corpo e della performance contemporanea. La direzione artistica guarda ad attivare a Livorno un
‘Luogo-Teatro’ che accolga e favorisca nuovi rapporti tra spettatore e artista, e tra arte e arte.
Sentendo la necessità di creare un movimento di cambiamento culturale che faccia emergere il corpo come elemento politico e democratico, di cui la società civile si fa custode attenta e amorevole, e ritenendo di importanza vitale che la riflessione su come nelle città in senso ampio la rigenerazione degli spazi e dei luoghi del vivere quotidiano possano anche auspicabilmente tradursi in azioni e pratiche artistiche in un ottica di ascolto sulla relazione tra spazio pubblico, bene comune e Corpo, nasce, all’interno di Racconti di Altre Danze, nel 2022 Il progetto speciale Danze di Cortile .

I linguaggi contemporanei del corpo sono un’ulteriore possibile strumento di generativit à sociale e
favoriscono una percezione rinnovata del corpo riconoscendone la bellezza slegata da stereotipi economico-sociali, culturali e di genere attraverso percorsi di rigenerazione urbana e umana si rendere attiva la ricerca e la costruzione di tracce per il futuro, attraverso la testimonianza poetica di tutte le età̀ e di tutti i corpi.

Danze di Cortile nasce dalla voglia di conoscere in profondità il nostro territorio e in particolare l’area nord della nostra città. Shanghai, Corea, Fiorentina e Stazione , sono i quartieri nei quali siamo andate per studiare l’idea urbanistica con la quale sono stati costruiti, abbiamo così osservato come molti dei​ complessi abitativi di edilizia popolare avessero la caratteristica dell’Edificio a Corte , scelta architettonica ereditata dall’antica Roma, riproposta negli anni “20 in Italia, e negli anni “50/60.

Le periferie possono essere luoghi in cui i linguaggi artistici, e in particolare della danza, contemporanei, trovino ‘casa’ e diventare presidi di un cammino verso il cambiamento, che sposti l’asse della cultura disegnando una rinnovata geografia dei luoghi , che dalla rigenerazione sociale si spinga verso una visione sostenibile della città.

Quartieri Nord

Danze di Cortile
26 settembre / 29 settembre / 3 ottobre al calasole
7 ottobre ore 11
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Spazio Atelier delle Arti

Venerdi 6 Ottobre
Ore 21
Daniele Ninarello
NOBODY NOBODY NOBODY it’s ok not to be ok
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Museo Fattori di Villa Mimbelli
Domenica 8 Ottobre
Ore 16,15 e ore 17,45
Daniele Ninarello
WHAT I AM IS ALREADY GONE
Per corpo affaticato
+
Chelo Zoppi
SPIEGEL IM SPIEGEL
Esito Laboratorio per cittadini e cittadine
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Spazio Atelier delle Arti
Domenica 15 Ottobre
Ore 18 e ore 20
Alessandro Sciarroni
OP.22 N.2
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Spazio Atelier delle Arti
Sabato 21 Ottobre
Ore 21
Company Blu presenta
Charlotte Zerbey
EC(G)OSYSTEM
+
Alessandro Certini
TE-ALTRO
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Museo della città
Domenica 29 Ottobre
Ore 16,30 e ore 17,45
ideazione Chelo Zoppi e Luca Guidi
SKYLINE
Con Asia Pucci e Luca Guidi
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Nuovo teatro delle Commedie
Venerdi 10 Novembre
Ore 21​
Visioni Intime
Con
Fabio Pronestì
Daniele Bianco
Irene Cioni
Nunzia Picciallo
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Museo della Città
Domenica 12 Novembre
dalle ore 16
Elisabetta Consonni
Il secondo Paradosso di Zenone
workshop / performance
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Teatro Goldoni
Venerdi 17 Novembre
Ore 21
Manuel Rodr í guez
Manu
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Spazio Atelier delle Arti
Domenica 26 Novembre
Ore 18 e ore 20
Giovanfrancesco Giannini
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