Era tutta verità

di Roberto Olivato

A conforto di quanto da noi scritto in data 19 settembre, circa le ipotesi sull’annullamento dei funerali del povero seminarista Claudio Votino, a seguito del quale dal quotidiano della Diocesi La Settimana on line, ricevemmo un rimprovero per aver scritto cose “completamente false”, riportiamo oggi alcune notizie in merito che, confermando quanto da noi anticipato per primi sull’accaduto, gettano ove ce ne fosse stato bisogno, maggior ombre sulla vicenda. Avevamo parlato di diniego dei genitori a far svolgere i funerali a Livorno, ma al paese natio ed ecco il quotidiano on line

Anteprima24.it di Napoli il 21 settembre:
Bonea (Bn) – La misteriosa morte del giovane diacono di Bonea sarebbe stata causata da una gravissima crisi cardiaca. Quindi la corsa in ospedale dove però il giovane non si è più ripreso. L’11 settembre del 2017 era stato ordinato diacono. Il prossimo passo a novembre di quest’anno, sarebbe stato ordinato sacerdote. Dopo la benedizione del Vescovo tenutasi presso la cappella del cimitero di Livorno, il corpo di Claudio è partito alla volta di Bonea accompagnato dal papà Massimo, la sorella Flavia, il fratello Tommaso, i parenti più stretti e Don Giambo, il religioso di Bonea e amico di famiglia. La Santa Messa funebre sarà celebrata nel piccolo borgo caudino, nella Chiesa San Nicola di Bari domani, sabato 22 settembre, alle ore 10:30.

E sempre lo stesso quotidiano così motivava lo spostamento da San Sebastiano a San Tobia: ” I funerali dell’ex seminarista scomparso nella notte tra lunedì e martedì nella canonica della chiesa di San Sebastiano erano in programma ieri ma sono stati bloccati.

“A rimandare l’ultimo saluto al quarantenne è stata la Procura che ha aperto un fascicolo e disposto ulteriori accertamenti per verificare alcuni aspetti della vicenda, ricostruirla e soprattutto verificare eventuali responsabilità. Il primo atto concreto da parte del pubblico ministero Massimo Mannucci è stato quello di aprire un fascicolo, al momento contro ignoti, e disporre l’autopsia sul corpo del quarantenne. A seconda dei risultati che emergeranno saranno effettuati altri accertamenti sulle ultime ore di vita dell’uomo”.

Ma anche i nostri due quotidiani cittadini, i cui articoli sono stati pubblicati sul sito della parrocchia di San Sebastiano, avevano riportato la notizia il 20 settembre, Il Telegrafo addirittura parlando di un volo dalla finestra.

Il Telegrafo “nella giornata di martedì ha bloccato i funerali predisponendo l’autopsia. Gli investigatori vogliono capire esattamente cosa è realmente accaduto e quali siano state nello specifico le cause della morte del ragazzo. Anche perché nella stessa giornata di lunedì Votino era stato ricoverato in ospedale. Poi il ritorno a casa , la crisi e il volo dalla finestra. Dopo l’esame autoptico la salma sarà restituita ai famigliari.”

Il Tirreno  “la Procura ha aperto un fascicolo e disposto ulteriori accertamenti per verificare alcuni aspetti della vicenda, ricostruirla e soprattutto verificare eventuali responsabilità. Il primo atto concreto da parte del Pubblico Ministero Massimo Mannucci è stato quello di aprire un fascicolo, al momento contro ignoti, e disporre l’autopsia sul corpo del quarantenne. A seconda dei risultati che emergeranno saranno effettuati altri accertamenti sulle ultime ore di vita dell’uomo”.

Abbiamo riportato gli articoli delle suddette testate a dimostrazione che quanto da noi pubblicato in data 19 settembre fosse tutto vero, altro che falsità. Forse ha dato fastidio che fossimo stati i primi a dare la notizia ma, dopo aver letto su La Settimana on line del 18 settembre: ” Claudio Votino, giovane della provincia di Benevento, da alcuni anni impegnato in Diocesi a Livorno, questa notte ha avuto una gravissima crisi e dopo il ricovero ospedaliero è morto….”. Di che crisi si trattasse non era scritto, pertanto sentimmo alcune nostre fonti che ci riportarono quello che poi è emerso su tutta la stampa.  Molto probabilmente ha dato fastidio che il primo ad uscire fosse il piccolo IlRuspante.news, ma proprio perché siamo ruspanti cerchiamo di ruspare bene il terreno prima di dare una notizia. Non avremmo voluto più tornare sul triste argomento, ma essendo stati tacciati di avere riportato notizie “completamente false”, abbiamo ritenuto doveroso fare questa precisazione.