In nome della Sovranità nazionale

di Roberto Olivato

Tanto tuonò che piovve. Si potrebbe riassumere in questa frase la lunga, intricata e a volte farsesca litania per la nascita di un Governo. Senza andare a rivangare le peripezie e gli attorcigliamenti profusi dai 5Stelle, pur di arrivare alla formazione di un Esecutivo degno di questo nome oggi, o meglio ieri sera, dopo ben ottantatre giorni dalle elezioni e dopo quindici giorni di faccia a faccia 5Stelle e Lega, per la stesura di un programma o contratto da entrambi condiviso, l’infinita telenovela si è conclusa. Per la verità un’altra conquista i due giovani segretari l’avevano ottenuta, essendo riusciti a far digerire a Mattarella la candidatura alla Presidenza del Consiglio di Giuseppe Conte. Tutto sembrava filare per il verso giusto, ma per la lista dei ministri, si doveva superare il vaglio della Presidenza della Repubblica che subordinava il suo benestare al gradimento del nome proposto per il Ministero dell’Economia, indicato nella persona del professore Paolo Savona. Essendo però tale nome inviso a gran parte della nomenclatura finanziaria europea, ha posto il Presidente Mattarella nelle condizioni di bocciare tale candidatura. Abbiamo ascoltato le reazioni a caldo di Salvini e Di Maio, che ha addirittura chiesto al Parlamento di esprimersi sulla messa in stato di accusa di Mattarella, anche se alla fine a decidere sarà la Corte Costituzionale. La battagliata giornata di ieri si è conclusa in tarda serata con la comunicazione che l’economista

Carlo Cottarelli, sarà convocato per questa mattina alle 11.30 al Quirinale per ricevere dal Capo dello Stato il mandato a formare il governo “neutrale” che traghetterà il paese verso le urne, forse nel prossimo ottobre. La mossa di Mattarella ha avuto riflessi immediati con un deciso rialzo a Piazza Affari ed anche lo spread è tornato sotto i 190 punti base. Cosa succederà adesso lo si vedrà nelle prossime ore, quando Cottarelli si presenterà in Parlamento per la fiducia, scontrandosi con l’opposizione di Lega e 5Stelle che detengono la maggioranza? Staremo a vedere. Nel frattempo fra pochi giorni in 783 Comuni si voterà per le amministrative e fra i capoluoghi di provincia la Toscana parteciperà a questa tornata con Massa, Pisa e Siena. Questa mini consultazione in questo incandescente momento politico, quale prologo delle ormai prossime elezioni autunnali, assume un rilevante peso nazionale ponendosi quale test da cui emergerà chi sarà pro o contro la decisione di Mattarella e chi a favore di Di Maio e Salvini, perché ormai queste elezioni di giugno, ma soprattutto quelle autunnali, saranno più una sorta di referendum pro o contro la sovranità nazionale che l’Europa con i suoi diktat era riuscita a farci scordare.