Nemo propheta in patria

Sappiamo di essere ancora un piccolo giornale, nato nel giugno di quest’anno e quindi la nostra voce non è ascoltata, ma il crescente numero di lettori permetterà a noi e a loro di farci sentire sempre più forte. In un editoriale che scrissi il 5 di agosto, sottolineavo l’opportunità che l’amministrazione intervenisse nella pulizia di tombini e cloache, approfittando di un periodo di prolungata siccità, ma ciò non è avvenuto e così alla prima “eccezionale” bomba d’acqua, l’allagamento si è immancabilmente presentato anche con la complicità del Rio Ardenza il cui letto era da tempo ostruito da rifiuti e canneti. Ecco l’articolo del 5 agosto

In attesa dell’agognata pioggia
agosto 5, 2017

Oggi alle ore 16,30 in città avevamo 32 gradi con un alto tasso di umidità. Purtroppo anche il ricorso al refrigerio marino viene appagato in parte, a causa della temperatura più che tiepida dell’acqua. Assente anche la brezza marina che sembra essersi arresa ai vapori che dal nostro mare salgono in cielo annebbiando l’aria. Prima o poi, sperano i meterologi e con loro tutti noi, arriverà l’agognata pioggia forse dalla prossima settimana, la preoccupazione è che a portare refrigerio siano le ormai note ed improvvise bombe d’acqua che in pochi minuti scaricano volumi d’acqua così intensi, da riuscire in breve ad allagare strade e scantinati. Speriamo che in queste settimane di forzata calura, con un’intelligente azione preventiva, lla macchina dell’amministrazione abbia provveduto a ripulire tombini e cloache da fogliame e rifiuti, in modo d’agevolare il deflusso della pioggia. Se così non fosse e cioè se alcune strade venissero immerse, non potrebbero essere trovate attenuanti anche perché dopo più di quattro mesi di siccità, il tempo per intervenire con un radicale controllo sullo stato della situazione fognaria cittadina ce ne stato in abbondanza. Nella speranza che questo compito sia stato assolto, ci prepariamo fiduciosi all’ arrivo delle prime nuvolette.

                                                                                                                                                                                 Roberto Olivato