Suicidio? No solo omicidio compassionevole

 

di Roberto Olivato

Oltre alla Brexit monetaria abbiamo scoperto una Brexit vita. Si, l’Inghilterra oltre ad essere uscita dall’Euro è uscita dal diritto alla vita che deve essere garantito ad ogni essere. E’ mai possibile che in una nazione dove esiste addirittura la RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) che promuove il benessere degli animali compreso il divieto d’interruzione di cure e trattamenti idonei al mantenimento in vita degli animali, nessun inglese (tranne uno sparuto gruppo di persone) si sia alzato contro la decisione assunta dal giudice dell’Alta corte britannica, di non far nulla per opporsi alla sospensione delle cure al piccolo Alfie Evans e di negarne addirittura il trasferimento in un ospedale italiano? Un accanimento inspiegabile e fuori da ogni logica umanitaria dove si evince che nel Regno Unito la vita umana è in sottordine a quella degli animali. Con quale autorità dei medici, ai quali il giuramento di Ippocrate che ognuno di loro ha prestato, recita fra l’altro: “Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio…… ed ancora. mi asterrò dal recar danno e offesa” ebbene con quale autorità possono cessare di curare Alfie? Il comportamento dell’Alta corte inoltre è in pieno contrasto con la volontà dei genitori ai quali è stata oggi tolta la patria potestà e magari domani, ci auguriamo di no, la presenza e l’affetto del loro bambino. Una società malata la nostra, che ha legalizzato l’aborto ma non dimostra alcun interesse a salvaguardare la vita, di un piccolo di poco più di due anni, solo perché non si sbriga !? a guarire. Del resto cosa ci si può aspettare da una nazione che nel 2002 ha autorizzato l’ interruzione delle cure e quindi l’aiuto al suicidio, sanzionandolo più blandamente se fatto “per compassione”?