Piu’ buon senso

La nostra città oltre ad essere multietnica nella popolazione, nella ristorazione, nei negozi di abbigliamento, parrucchieri, bancarelle e quant’altro è anche, non multietnica ma senz’altro multincasinata nella viabilità e decoro urbano, da diversi anni. Non occorre essere tecnici dell’urbanistica per rendersi conto dell’improvvisazione e dell’incuria che imperversa in molte vie centrali di Livorno, non parliamo di cosa si può vedere oltre piazza della Repubblica. Avevamo già parlato e mostrato lo stato di abbandono dei percorsi tattili, quelli per non vedenti e carrozzine presenti quasi esclusivamente in via Cairoli. Oggi mostriamo quello che possiamo ammirare in via Monte Grappa dove il marciapiede è rattoppato per tutta la sua lunghezza tanto da far pensare che sia il marciapiede ad aver invaso l’asfalto. A poche centinaia di metri, in via della Madonna fanno bella mostra di se alcune targhe in ottone o bronzo dedicate a Modigliani, che accompagnano sino alla casa dell’artista in via Roma 38 ma che purtroppo, essendo state posizionate sui marciapiedi vengono oltraggiate fra l’altro, anche da urine canine. Forse anche per rispetto di Modigliani e della città, sarebbe stato meglio posizionarle sui muri sotto il nome delle vie, ma forse era troppo normale. Se parliamo di viabilità, rimanendo sempre nel centro cittadino, in via Vittorio Veneto si entra in un vero e proprio labirinto. Se veniamo dal porto ed imbocchiamo via Grande ma per non percorrerla interamente evitando le obbligate code, con aumento inquinamento ebbene, se decidessimo di passare per via S. Francesco ci accorgeremo che cominceremo a girare su noi stessi perché in piazza Barontini si erge perentoriamente un cartello di divieto di transito, che ci obbliga a tornare in via Grande per sobbarcarci l’inevitabile coda. A volte basta un po’ di buon senso e qualche attenzione in più, per dimostrare amore verso la città.

Roberto Olivato