Piu’ razionalità e meno bufale

Ci è giunta in redazione da parte di un nostro lettore questa comunicazione :
“Presto anche l’Enel passerà a questa “vigliaccata” di modalità di pagamento (ogni 4 settimane). Quindi tra qualche periodo, tutte le compagnie che offrono servizi importanti al cittadino, cambieranno i loro abbonamenti da mensili a 4 settimane e noi cittadini pagheremo anziché 12 bollette annue, 13! Certo che chi ci governa ci vuole proprio bene! Ebbene ben presto avremo: 13 bollette telefono, 13 bollette Enel, 13 bollette acqua, 13 bollette gas. Ricordiamo che questi sono servizi essenziali per il cittadino ecc…”  La deontologia giornalistica c’impone di verificare sempre ogni tipo di notizia, soprattutto quelle che imperversano quotidianamente nella giungla dei social. Così ben presto abbiamo appurato che la sedicente “notizia” era ne più ne meno che una delle tante bufale che vengono fatte girare su fb, whats, messenger ed altre diavolerie. Basta ricevere un messaggio ed automaticamente ognuno diventa paladino di una verità, che però è ancor tutta da verificare, per il solo fatto che è arrivata sullo smartphone. Il web ci ha così condizionati, che ogni parola scritta che vediamo apparire sul nostro video la riteniamo un oracolo, in realtà è pura disinformazione e cioè messaggi fuorvianti, a volte creati ad arte, che alterano la realtà delle cose portando confusione fra la gente. Sino a qualche decennio fa era facile sentire frasi come, e’ scritto sul giornale, l’ha detto la televisione e per la verità tali fonti erano ed ancora oggi sono, generalmente portatrici di notizie veritiere proprio per la deontologia di cui sopra. Oggigiorno invece ognuno si sente autorizzato a veicolare col passaparola, fra i propri amici, delle pseudo informazioni, pensando di trasformarsi in cronista ma senza alcuna responsabilità e senza un minimo di razionalità.

                                                                                                                                                                        Roberto Olivato