Toc Toc, c’é qualcuno?

di Roberto Olivato

È inconcepibile il silenzio che ha avvolto sia l’intervista al parroco don Placido Bevinetto pubblicata dal nostro quotidiano, che il nostro editoriale di ieri, riguardanti la conoscenza del numero delle persone presenti all’interno del Palazzo del Picchetto. Sappiamo di non essere un grande giornale perché nati circa cinque mesi or sono e forse per questo le Istituzioni ci snobbano, ma se non a noi una minima e doverosa attenzione avrebbe dovuto essere rivolta ai nostri lettori e soprattutto all’appello del parroco della chiesa della Madonna, nella cui giurisdizione ricade il Palazzo del Picchetto occupato da un imprecisato numero di persone. Nell’editoriale di ieri avevamo rivolto un appello al questore Orazio D’Anna, affinché prendesse contatto col parroco. In attesa dell’auspicabile intervento del questore, nessuna delle altre istituzioni quali il Comune o la Prefettura, sollecitate più volte dal parroco, si sono fatte sentire. Tutto ciò è molto triste perché questo silenzio è la dimostrazione di quanto sia incolmabile il divario fra cittadini e chi, stipendiato per questo, avrebbe il dovere di prestare loro ascolto. Noi andremo avanti all’infinito per quello che la nostra voce possa contare, sino a quando qualcuno riesca a dare una risposta al quesito posto dal sacerdote. La nostra posizione non cambierebbe se nella stessa situazione si trovasse un qualsiasi altro cittadino con altri problemi, perché compito primario di un giornale è quello di fare da collegamento fra cittadini e chi amministra la loro vita, almeno questo riteniamo noi de Il Ruspante.