Un Rosso Natale
di Roberto Olivato
Il “regalo” prenatalizio di tre giorni gialli per la Toscana non sarà vissuto nella sua serenità, l’eufemismo é d’obbligo, perché aleggia su tutti noi la mannaia della zona rossa e così anziché il fiabesco bianco Natale, quest’anno vivremo il “Rosso Natale” . Siamo in attesa spasmodica della conferenza stampa del presidente Conte, ma nonostante l’annuncio dell’Ufficio stampa di Palazzo Chigi, adesso alle ore 21,30 nessuno si é fatto avanti, sfidando la paziente attesa di ristoratori, baristi, commercianti e soprattutto d’intere famiglie italiane che ad una settimana dal Natale non sanno ancora come devono comportarsi, mancando di rispetto verso noi cittadini. Finalmente dopo schermaglie, sembrerebbe con molte liti e discussioni, all’interno della maggioranza é stato partorito l’ennesimo DPCM
Comunicazione Presidente del Consiglio ( ore 21,55 ) senza grosse novità
Rossa dal 24/12 al 6/1 festivi e prefestivi
ed i giorni 31/12- 3-5-6/1 28-29-30/12 e 8 gennaio zona arancione spostamenti entro i comuni senza giustificazione
In questo periodo sarà vietato ogni spostamento, ad eccezione di quelli motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari alimentari, farmacie, chiese) o motivi di salute. Non sarà consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. In sintesi: senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa.
Fanno eccezione, in caso di coppie separate o divorziate, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o per condurli presso di sé: questi sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti (anche con un’autodichiarazione). Si potrà fare una passeggiata anche se solo in prossimità della propria abitazione e si potrà portare fuori il proprio cane, senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.
Tutti i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, restano aperti esclusivamente per la vendita da asporto (consentita dalle 5 alle 22). Chiuse invece le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche se le deroghe sono molte: farmacie, negozi di ottica, elettronica e giocattoli, ferramenta, lavanderie, profumerie, librerie, cartolerie, edicole, distributori automatici.
Immediati ristori a bar ristoranti 100% mancato fatturato