Volontario a combattere il Covid a Piacenza, non è stato risparmiato dal virus
Fu fra i primi medici a partire volontario negli ospedali di “prima linea” agli inizi della pandemia.
di Roberto Olivato
Non c’é la fatta il dottor Alberto Rossi, ex Ufficiale medico dell’esercito, a superare la crisi polmonare che lo aveva colpito subito dopo Natale, a seguito della quale era stato ricoverato nel nostro ospedale.
Fu fra i primi medici volontari ad arrivare a Piacenza il 28 marzo del 2020, a seguito dell’appello della Protezione Civile che in quei tragici giorni era alla ricerca di medici. Riportiamo parte dell’intervista che rilasciò al nostro giornale il giorno del suo rientro da Piacenza.
Dottor Rossi ben tornato, che esperienza é stata? ” Devo dire che dal punto di vista professionale é stato senz’altro un arricchimento che porterò sempre con me, quello che ci mancava erano le informazioni circa quello che accadeva attorno a noi, lasciandoci di fatto isolati dal resto del mondo. Quando sono rientrato ho pensato : Bella mì Livorno! ”
Quante persone erano in terapia intensiva presso l’ospedale dove lei era presente? ” Dove ero io era un Pronto soccorso di emergenza sanitaria 2, non vi erano terapie intensive, ma ricoverati per polmonite interstiziale.” Erano molti i ricoverati? ” Quando arrivai i letti erano 41 per poi ridursi a 26 alla mia partenza, quindi assolutamente in calo. Una nota dolente é stata rappresentata dalla nostra chiamata avvenuta fra il 26 e 27 marzo, quando il picco in quell’ospedale era avvenuto fra il 12 e 15 marzo, quindi una chiamata alle armi giunta in ritardo da parte della Protezione Civile.”
Lei si lamenta anche per la mancata consegna di una polizza assicurativa. ” Non é una lamentela, ma un rilievo. E’ inconcepibile che a nessuno dei medici ed infermieri sia mai stata consegnata copia della polizza. Parlo di polizza e non di opuscoli informativi. Una collega infettivologa di Roma, con la quale lavoravo fianco a fianco, avrebbe dovuto partire con noi ma è rimasta a Piacenza, ricoverata in Ospedale, perché è risultata contagiata dal virus e la malattia si è manifestata proprio il penultimo giorno di missione. Anche un altro nostro collega ha manifestato la malattia tre giorni orsono ed è stato ricoverato a Piacenza. La collega ricoverata a Piacenza ne aveva fatto richiesta, ma a tutt’oggi non é mai stata consegnata, ecco il motivo per cui ho segnalato questa inadempienza istituzionale.”
Da queste frasi si comprende il senso di abnegazione che animava Rossi e che lo portò in prima linea, in piena crisi pandemica, quando ancora era tutto avvolto da mistero, incertezze e dolore e per lui tanta amarezza per “inadempienze istituzionali”. Purtroppo anche lui che ha contribuito a soccorrere tante vite, non è stato risparmiato dal maledetto Covid.