Eaismo, la nuova Arte dell’era Atomica

 

La  nuova Arte dell’Era Atomica presentata nella conferenza stampa in Comune alla presenza delle figlie del Maestro Voltolino Fontani. La mostra il 4 dicembre al Museo Fattori

di Rita Santuari

Entrare nel merito di una corrente artistica è quasi sempre un’impresa tutt’altro che semplice , soprattutto quando questa, rivoluziona, o meglio , quando il messaggio che vuole trasmettere è talmente vicino alla quotidianità, al sociale universale che esce dalle consuetudini e perciò il più delle volte è incompresa. Ed ecco che per una maggiore comprensione dell’arte di un grande Maestro e orgogliosamente livornese, Voltolino Fontani , incontri, mostre e conferenze esplicative ci aiutano ad entrare nel merito del suo messaggio . Ea-ism o ( Era Atomica – ismo) fu un manifesto  stilato il 3 settembre 1948, che ne annunciava la nascita. Ideatore e primo firmatario Voltolino Fontani e i pittori Angelo Sirio Pellegrini , Marcello Landi ,Aldo Neri e il poeta Guido Favati. La conferenza stampa tenutasi il 30 novembre presso il Comune di Livorno presieduta dall’assessore alla cultura Francesco Belais , dalle figlie del Maestro , Adila e Maria Grazia Fontani e dal gallerista Giacomo Romani. L’introduzione entusiasta dell’assessore ha significato l’importanza per la nostra città, di porgere alla cittadinanza l’opportunità di conoscere storia e personaggi della nostra cultura, che hanno lasciato segni tangibili nel mondo dell’arte . L’intervento della figlia Adila , che è anche la curatrice dell’archivio Fontani , ha illustrato le potenzialità artistiche e di messaggio che il padre ha lasciato attraverso le sue opere promettendo che tra non molto, sarà visibile per il pubblico, anche nell’archivio digitale inserito nel sito ufficiale, tutto il materiale cartaceo da lui lasciato. Ea – ismo ci dice Adila significa andare oltre il visibile ,pittura , poesia, filosofia e la preoccupazione di che cosa può portare il progresso , frattura e squilibrio tra scienza e umano : l’arte doveva servire nella realtà a ripudiare guerre e orrori. Non fu molto compresa ma suscitò un interesse polemico data la sua modernità , così promotori e seguaci furono definiti scarruffati corsari di provincia , i fuoriusciti dall’arte pittorica tradizionalista post-macchiaiola . Per Livorno fu un episodio di pittura un po’ anarchica di libertà e di azione , ecco l’andare oltre il visibile. Ma il suo visibile resta ed è sempre lì pronto per essere riconosciuto, reinterpretato , condiviso e soprattutto onorato nel mondo dell’Arte e del messaggio in essa contenuto. Non mancate pertanto all’appuntamento di martedì 4 dicembre 2018 alle ore 16,30 , per saperne di più sulla mostra esemplificativa di opere eaiste che sarà allestita al Museo Fattori Via S. Jacopo Acquaviva , 65.