Infinita processione per S.Giulia

Una processione con grandissima partecipazione di fedeli ha visto la clemenza meteorologica, accompagnare tutta la cerimonia. Il vescovo Giusti richiama ai Sacramenti del battesimo e matrimonio in Dio quale unica strada per un buon cristiano. Prolungata la processione a seguito di un disguido con la Capitaneria di porto.

di Roberto Olivato

Festeggiata Santa Giulia alle 17,30 ieri 22 maggio in Cattedrale con una S.Messa solenne celebrata dal vescovo Simone Giusti.

Una navata gremitissima, come sempre avviene in occasione della Patrona di Livorno, ha visto in prima fila tutte le massime autorità cittadine, assente il sindaco Filippo Nogarin rappresentato dall’assessore Paola Baldari. Anche il labari posizionati sul lato destro della navata rappresentavano tutte le associazioni di volontariato della città, capeggiati dal gonfalone di Livorno e da quello della Provincia. La figura di Santa Giulia morta martire, ha offerto lo spunto al vescovo Giusti per ricordare come i martiri non siano persone speciali, ma persone che nei loro comportamenti hanno dimostrato l’amore verso Dio con i loro comportamenti, arrivando sino all’estremo gesto di saper donare la vita. ” L’amore in Dio prescinde dalle convenienze personali, come in genere siamo abituati a fare tutti noi. Il battesimo si deve ricevere appena nati, il matrimonio con la benedizione di Dio deve essere anteposto alle convivenze, l’educazione cattolica dei propri figli deve venire prima dello sport. Purtroppo – ha proseguito monsignor Giusti- noi siamo soliti anteporre i nostri interessi, i nostri tornaconto ed i nostri piaceri a quelli che sono i doveri di un buon cristiano che deve vivere nell’amore in Dio, senza mai rinnegarlo nemmeno nei comportamenti che a volte sono ad uso e consumo delle nostre voluttà e dei nostri capricci. Questo nostro modo di vivere- ha detto ancora il vescovo- è lontanissimo dai principi cristiani, in cui l’amore verso il nostro prossimo che ci riporta a nostro Signore, deve prevalere su ogni nostro desiderio, come i martiri ci insegnano con l’esempio della loro vita ”. Al termine della celebrazione Eucaristica si è svolta la processione con le reliquie di Santa Giulia che partendo da piazza Grande, accompagnata dalle note della fanfara dell’Accademia Navale, ha raggiunto la Capitaneria di porto dove, per un’imprevista variazione di programma dell’ultimo minuto ha creato il prolungamento del percorso originariamente stabilito. Il ritorno sul sagrato del Duomo ha permesso a tutti i presenti di partecipare alla preghiera rivolta a Santa Giulia,  che il vescovo Giusti ha recitato prima d’impartire la benedizione finale.