Illustrati contenuti e ragioni del nuovo Dpcm

Chiusura dopo le 18 bar, ristoranti, pasticcerie.  Chiusi teatri e cinema. Scuole didattica a distanza per 75% delle lezioni. Promessi aiuti economici per attività con obbligo chiusura.

di Roberto Olivato

” Vogliamo tenere sotto controllo la crescita della pandemia “ – Queste le prime parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa da Palazzo Chigi di oggi pomeriggio 25 ottobre- ” Non mi piace fare promesse– ha proseguito Conte-  ma l’impegno di tutto il Governo, per far fronte con misure economiche a fondo perduto per tutte le attività che saranno chiuse con bonifici bancari dall’Agenzia delle Entrate. Cancellata seconda rata Imu. Misure di sostegno alla filiera agro alimentare”.

E’ auspicabile che questa volta le promesse vengano mantenute nella loro interezza, andando realmente a sostenere tutte le attività che obbligatoriamente dovranno restare chiuse e dove, ancora oggi, molte di esse sono ancora in attesa delle sovvenzioni della prima chiusura.  Il nuovo dpcm contiene diverse restrizioni che cercheranno di limitare la diffusione del Coronavirus: tra queste, la chiusura di locali e ristoranti alle ore 18 e lo stop a palestre, teatri e cinema.

Per il reparto ristorazione, dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentita la consegna a domicilio. È consentita fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Massimo quattro persone a tavolo solo se conviventi.

Vengono chiusi teatri e sale cinematografiche, si legge nel documento, oltre ai parchi tematici e di divertimento, ma anche palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali. Si potrà però fare sport all’aperto, in modo individuale e sempre rispettando il distanziamento sociale

Le scuole primarie e dell’infanzia rimangono in presenza, mentre per le scuole secondarie dovranno adottare la didattica a distanza per il 75% delle lezioni

Viene fortemente raccomandato” a tutti i cittadini di non spostarsi, con mezzi privati o pubblici, se non per motivi di lavoro o di salute

Strade o piazze dove c’è pericolo di assembramenti possono essere chiuse alle ore 21, salvo fatto accesso e deflusso di commercianti e residenti

Chiusi anche gli impianti sciistici, che possono essere utilizzati solo dai professionisti per gli allenamenti

Vengono fermate anche le fiere, i congressi, i convegni in presenza, che si possono tenere solo a distanza. Le crimonie pubbliche si devono svolgere senza la presenza di pubblico.

Rimangono aperti i musei e luoghi di cultura, che devono seguire le norme di sicurezza e con flussi di visitatori contingentati
Per quanto riguarda le funzioni religiose, si possono svolgere consentendo la distanza di un metro tra i fedeli ed evitando assembramenti, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi

Le visite nelle Rsa o nelle strutture riabilitative sono limitate ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura

Le attività commerciali al dettaglio possono rimanere aperte ma devono assicurare la distanza di almeno un metro tra i clienti, ingressi dilazionati e la permanenza all’interno solo per il tempo dell’acquisto

Nel dpcm viene “fortemente consigliato” lo smart working come modalità di lavoro, sia per le aziende private che per il pubblico