Lucia Pecchia

Nei suoi lavori ad olio, stoffe, plastica, ferro da cui trae sensazioni e stimoli la cui lettura varia a seconda dell’interpretazione e sensibilità del visitatore.

Dalle svariate mostre collettive e personali della pittrice pisana Lucia Pecchia , emerge un’artista che offre al suo interlocutore una variatissima immagine d’arte , che va dal messaggio sociale, al fantastico irreale. Mia cara Lucia, quando è nata in te questa necessità di esprimere attraverso la pittura i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri.? ” Una passione nata fin dalle elementari , tanto che mi sono diplomata all’ istituto d ‘arte Russoli di Pisa , nel tempo ho fatto corsi di pittura e per un breve periodo ho frequentato la scuola d’arte del grande maestro Bruno Pollacci. Comunque è solo una decina di anni che mi applico con assiduità.” Sappiamo hai partecipato a svariate mostre in Italia e all’estero ottenendo ottimi risultati d critica e di pubblico, vuoi parlarcene? ” Mostre e concorsi in Toscana moltissimi fra cui Livorno, Castiglioncello e Viareggio. Nel 2015 mi sono classificata al secondo posto col fiorino d’ argento al 33esimo Concorso città di Firenze. Collettive all’estero , Londra , Parigi, Bruxelles, Budapest, in fine quest’anno a Roma , con la presentazione di Vittorio Sgarbi che si è svolta nelle sale del Bramante, realizzata dall’associazione Arte in Cammino, concorso La Medusa a Gubbio” . I tuoi quadri sono molto materici e oltre ai colori ad olio usi plastica,ferro, terrecotte ,stoffe,cartone ed altro, tanto da poter definire la tua arte una Pitto-scultura. Cosa ti rappresentano questi materiali ? ” Ogni oggetto mi stimola perché mi racconta la sua storia, che io a mia volta racconto realizzando il mio quadro e spesso lascio, a chi lo guarda, l’interpretazione del suo contenuto.” Ti sei proposta un percorso , un’innovazione ,una ricerca ? ” Vado avanti in attesa di trovare quel qualcosa che ogni artista spera di individuare per sentirsi appagato. Spero di riuscirci “. Certamente la nostra pittrice ci riuscirà. L’ impegno e la volontà non le mancano.

                                                                                                                          Rita Santuari