Anche livornesi e vescovo Giusti fra i pellegrini a Gerusalemme

Pellegrinaggio del vescovo in Terra Santa giunto nel mezzo di una diatriba fra chiese cristiane e sindaco di Gerusalemme, che ha portato alla chiusura del Santo Sepolcro. Reportage del vescovo Giusti ” non si ricorda a memoria d’uomo un fatto analogo”.

di Roberto Olivato

E’ iniziato questa mattina 1 marzo, il pellegrinaggio diocesano che ha portato il vescovo Simone Giusti ed una cinquantina di parrocchiani in Terra Santa, il rientro a Livorno è previsto per mercoledì 7 marzo. Il viaggio giunge in un momento particolare per le chiese cristiane (cattolica, greco-ortodossa e armena) di Gerusalemme, che si sono opposte alle tasse previste da Nir Barkat, sindaco della città e che pertanto hanno chiuso la Basilica del Santo Sepolcro, che la tradizione indica come luogo della crocifissione, sepoltura e resurrezione di Cristo. Da Gerusalemme il vescovo ha scritto al quotidiano della diocesi La Settimana, questo reportage:

Siamo arrivati in Terra Santa. Il Santo Sepolcro chiuso ha fatto un’enorme impressione in Israele, nei cristiani, nei mussulmani, negli ebrei. Non si ricorda a memoria d’uomo un fatto analogo. L’azione è stata di quelle dirompenti ma la causa lo richiedeva: si sta cercando, d’accordo con l’amministrazione Trump, di stracciare una volta per sempre l’accordo internazionale denominato Status Quo, che da secoli regola la vita delle confessioni religiose in Palestina e in Israele. Nello specifico si tenta di fare di Gerusalemme la capitale di un unico stato invece della capitale delle fedi monoteistiche. Come cavallo di Troia si sta adoperando l’equivalente della nostra IMU, ma lo scopo è ben altro: attaccare e stracciare la legge garantita internazionalmente, dello Status Quo, per creare un nuovo ordine sottoposto solo alla volontà o meglio al capriccio dei governanti israeliani. Il popolo di Israele merita la pace e tutto questo invece crea solo nuova tensione non più con i mussulmani, bensì con i cristiani. Dopo decenni di cammino insieme una spiacevole nota stonata, speriamo sia stata solo una stecca del sindaco di Gerusalemme “.