Aperta l’inchiesta sulla morte del marittimo

Aperta un’ inchiesta sulla morte a bordo del traghetto ormeggiato nel porto di Livorno. Indagini in corso. Il cordoglio del gruppo Onorato

Si chiamava Vincenzo Lagella, 51 anni di Torre del Greco, il marittimo morto questa mattina colpito alla testa da una rampa mobile, pesante diverse tonnellate, mentre stava lavorando sul traghetto Moby Kiss, attraccato alla Calata Carrara nel porto di Livorno per lavori di manutenzione. La magistratura, come di prassi, ha aperto un’inchiesta. Sul fatto indaga la Guardia Costiera.
Dopo il grave incidente sul posto sono intervenuti il pm di turno, la guardia di finanza e i vigili del fuoco, l’Asl e l’Ufficio ispettorato del lavoro, per capire la dinamica del grave incidente.  Vincenzo Lagella colpito dalla rampa molto probabilmente è morto sul colpo e nonostante i tentativi di rianimazione dei volontari della pubblica assistenza, il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Dal gruppo Onorato è arrivato un messaggio di cordoglio: “La famiglia Onorato – si legge nel messaggio – esprime profondo dolore per la perdita di uno dei “nostri uomini”, “uno di noi che faceva e farà sempre parte del nostro gruppo storico”.
“Un cordoglio – continua il comunicato – che si unisce a quello della famiglia di Vincenzo Langella alla quale Vincenzo, Achille e Alessandro Onorato si stringono, assicurando sin da subito il loro incondizionato sostegno”.
Il Comune di Livorno ha annunciato che proclamerà il lutto cittadino nel giorno del funerale dell’uomo. Commozione e reazione a livello politico e sindacale per quanto avvenuto sul traghetto Moby Kiss ancorato in porto
“Siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative possibili per mitigare al massimo i rischi di infortuni e morti sul lavoro”, dicono Cgil, Cisl e Uil.