L’importanza della compresenza nel Diabete giovanile

Il diabete giovanile riguarda circa 20000 ragazzi in Italia. A Livorno sono circa un’ottantina quelli colpiti da questa patologia. Scesi in campo diabetologi, pediatri, psicologi, dietisti e infermieri per aiutare questi giovani a conoscersi meglio, permettendo una migliore adesione alla terapia. 

di Roberto Olivato

Il diabete è la malattia metabolica più diffusa tra bambini ed adolescenti, colpendone quasi 20000 giovani nel nostro paese. La causa scatenante del diabete giovanile è, come per il diabete degli adulti, la mancanza o scarsità di insulina. Quando si parla di diabete giovanile ci si riferisce al diabete mellito di tipo 1, così denominato per l’elevata incidenza di casi in età infantile. Uno dei primi sintomi del diabete infantile è la necessità per il bambino di alzarsi molte volte durante la notte per urinare. Questa situazione di solito si accompagna a un dimagrimento improvviso e ingiustificato e all’acidosi diabetica che spesso comporta la necessità del ricovero in ospedale. A Livorno vi sono circa un’ottantina di ragazzi colpiti da questa patologia ed al loro fianco è nata da undici anni anche nella nostra città, l’A.G.D. Onlus (Associazione Giovani Diabetici) ed a parlarci di questa associazione è la sua presidente Laura Tamberi ” Siamo molto soddisfatti per la capacità e lo sforzo fatto sia dalle associazioni che dalle diabetologie (pediatriche e dell’adulto) dell’Area Nord Ovest della Toscana per lavorare insieme e creare una rete di professionisti che possono avvicendarsi in maniera sinergica. Pensiamo di essere riusciti a cogliere, tutti insieme, lo spirito della trasformazione dell’Azienda Sanitaria avviato nel 2016 dalla regione Toscana, per poter mantenere la qualità dei servizi e la sostenibilità del sistema sanitario, speriamo in futuro di poter fare meglio “. Ha parlato di un’Area Nord Ovest Toscana, quindi siete presenti anche in altre città ? ” Si, per la precisione sono quattro le associazioni che si occupano di diabete giovanile di Tipo 1 -A.G.D.  (Associazione per l’Aiuto ai Giovani Diabetici), Livorno, AGD Pisa, AGD Lucca e A.GI.D.A. ( Associazione Giovani Diabetici Apuani) Massa – che collaborano in sinergia alla realizzazione dei campi scuola per ragazzi con diabete”. Ricevete dei contributi per svolgere la vostra attività e quanti ragazzi seguite? “Il progetto della U.O.C Pediatria di Livorno, diretta dal dottor Fabrizio Guadducci, è finanziato dalla Regione Toscana, realizzato in collaborazione con l’AOUP ( Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana) e le associazioni di tutela dei diritti dei giovani e bambini con diabete, che nelle quattro provincie sono circa 200 “. La veemenza della Tamberi nell’esporre le attività finalizzate all’assistenza di questi ragazzi, rivela la passione o meglio l’amore che lei come tutti gli associati e personale sanitario, pongono nelle attività create a sostegno di questi giovani diabetici e con la stessa foga parla di un’altra attività che è appena iniziata ieri:   “Alla scoperta…di me!” é il primo campo del 2018 che si svolge dal 20 al 23 giugno al Villaggio Turistico Residence La Cecinella a Marina di Cecina, coinvolge i ragazzi compresi tra i 14 e i 18 anni, cioè l’età prossima alla transizione-passaggio dalle cure pediatriche a quelle dell’adulto. Un campo scuola fortemente innovativo nel suo genere, per la compresenza di diabetologi pediatri e dell’adulto, dove i ragazzi si confronteranno con il team multidisciplinare, formato da diabetologi, psicologi, dietisti e infermieri delle quattro province dell’Area, per conoscere meglio se stessi e facilitare il processo d’integrazione non solo legato alla condizione del diabete. Durante le attività con le psicologhe i ragazzi condivideranno il proprio vissuto, per permettere anche una migliore adesione alla terapia.” Da cronisti ci permettiamo di far presente all’Amministrazione Comunale, che si dice tanto attenta ai diritti civili, di buttare un occhio anche ai volontari di queste realtà che in silenzio e senza nulla a pretendere, si prodigano per la salute di tanti ragazzi offrendo loro non solo assistenza, ma soprattutto una speranza di vita serena. Un occhio anche solo per vedere e capire se avessero bisogno d’aiuto.