Veneziani sempre presenti in San Ferdinando

Rivive il senso di appartenenza ricordando gli ex “veneziani”. Un’idea anche per altri quartieri

di Roberto Olivato

Domani 4 novembre alle 17 nella chiesa di San Ferdinando, al termine della S.Messa, avrà luogo una cerimonia che ormai è entrata a far parte della tradizione del quartiere della Venezia. La simpatica decennale iniziativa è nata grazie all’idea di alcuni ex “veneziani” che pensarono di ricordare i nomi gli abitanti scomparsi in occasione della giornata dei defunti. L’elenco dei nominativi é gelosamente custodito da Gino Corradi uno degli organizzatori. Una continuità di quel senso di appartenenza a quel quartiere, che Otello Chelli, anch’egli “veneziano” doc, spiega così: “Una nascita era una festa per tutti, un morto era un lutto per tutti ed il quartiere sembrava camminare in punta di piedi. Nei matrimoni si ballava e cantava sino a tarda notte. Una volta al mese, d’inverno si accendevano i fuochi, tutte le famiglie si ritrovavano in viale Caprera a mangiare pietanze portate da casa, poi con chitarra e fisarmonica sino a notte a cantare stornelli, con voci di uomini e donne che avrebbero potuto diventare cantanti famosi ma che rimanevano qui ” Si, come ricorda Otello, una volta l’appartenenza a La Venezia era molto sentita, perché il quartiere era un’unica famiglia. Pertanto sarà un’occasione anche per chi non è nato in quel quartiere, per rivivere l’atmosfera di una Livorno che non c’è più e perché no, per riproporre anche in altri quartieri il culto del ricordo dei rispettivi abitanti ormai scomparsi, ma sempre vivi nella memoria di molti.