“Qumran: le grotte dei rotoli del Mar Morto”

“Qumran: le grotte dei rotoli del Mar Morto”

Organizzato dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio si è svolto il 24 pomeriggio presso l’hotel Rex un convegno dal titolo “Qumran: le grotte dei rotoli del Mar Morto”. Relatore il professore Marcello Fidanzio docente per il Séminaire Qumran all’École Biblique et Archéologique Française di Gerusalemme ed invitato per il corso di Topografia di Gerusalemme alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze, moderatrice l’archeologa Antonella Di Noto, presentati dal giornalista Roberto Barbieri. La storia dei manoscritti del Mar Morto tratta del rinvenimento di alcuni rotoli, che ci aiutano a conoscere l’ambiente giudaico del tempo di Gesù e alcune delle ultime tappe nella formazione della Bibbia ebraica. Oltre ai rotoli anche giare e coperchi di terracotta, tessuti di lino come quelli che avvolgevano i manoscritti, fibbie e lacci in pelle per richiudere i rotoli. L’accesso a queste grotte è concesso solo studiosi dell’ Ecole Biblique – ha ricordato Fidanzio- la dottoressa Di Noto mi ha detto che sono fortunato ed è vero, ma sono fortunato solo perché faccio questo lavoro per l’Ecole Biblique”  I Rotoli di Qumran sono dei manoscritti in rotoli di pergamena dell’Antico Testamento, che sono stati ritrovati dentro dei vasi di terracotta in alcune grotte lungo il lato nord-occidentale del mar Morto. La scoperta avvenne nel 1947 casualmente, da parte di un pastorello che pascolava da quelle parti. La scoperta è stata di vitale importanza per confermare l’autenticità delle Sacre Scritture, delle quali, sino al quel momento, si possedevano solo i testi Masoretici, risalenti al IX o X secolo d.C.; nessun manoscritto dell’Antico Testamento risalente al periodo anteriore a Cristo era stato mai ritrovato. I manoscritti del Mar Morto sono dunque documenti storici importantissimi che attestano l’affidabilità del testo biblico. Al termine un vivace dibattito, a testimonianza dell’interesse suscitato nel numeroso pubblico.

Roberto Olivato