Cambia il pelo ma non il vizio

di Roberto Olivato

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, questo recita un antico proverbio. Il perché di questo richiamo é presto detto “mi rivolgo ai consiglieri della Lega. Facciamo un evento “Rifugio della sabbia” sul tema dei migranti e ve lo dico francamente, questo incontro lo facciamo contro di voi”. Questa la frase pronunciata dall’assessore alla cultura Simone Lenzi nel corso del consiglio comunale di tre giorni or sono. Senz’altro una frase poco opportuna se si pensa che Lenzi quale assessore alla cultura, come del resto tutti gli eletti, dovrebbe agire per il bene della città, di tutta la città e non certo contro qualcuno, perché d’ora in avanti ogni sua iniziativa sarà vista sotto un’ottica diversa da quella della valorizzazione e difesa del bene comune, ma solo per fare un dispetto a qualcuno. Un intervento quello di Lenzi duro e sprezzante sul quale ne il presidente del Consiglio Comunale ne tanto meno il sindaco Salvetti, sono intervenuti per invitarlo a moderare i termini. La reazione della Lega non si è fatta attendere e per bocca della capogruppo Costanza Vaccaro “ contro di noi e non per la città, queste le parole usate da Lenzi che non dorme la notte per fare un dispettuccio alla Lega, non per tuta la città, ma contro migliaia di elettori che democraticamente sono rappresentati in Consiglio Comunale. Non ci faremo intimorire da queste uscite e garantiamo un’opposizione seria e dura ”. Parlavamo del pelo del lupo in quanto il Pd ex Pds ex Pci, non ha mai agito in nome del bene comune e del popolo, ma sempre contro qualcuno: prima contro il Msi, poi Berlusconi e adesso la Lega. Un modo di fare politica che sconfina nell’odio verso l’avversario, un odio che di politica ha ben poco ma che è ricco solo di acredine verso tutti coloro non la pensino come loro.