La Venezia continua a soffrire

Sballo, risse, assembramenti a Livorno, in Venezia la movida è fuori controllo. Su Scali del Refugio danno fuoco a fumogeni.

di Roberto Olivato

E’ assurdo e demoralizzante notare l’impotenza delle Forze dell’Ordine, schierate in massa, a contrastare le ciurme di giovinastri che imperterriti e per nulla intimoriti dagli uomini in divisa, continuano a spadroneggiare fra le vie de La Venezia. Un quartiere che in queste settimane sta vivendo anche il problema del centro di accoglienza profughi, chiusi in quarantena per quattro casi di Covid. Quello che sta vivendo ormai da mesi il quartiere più antico di Livorno, non è più da inquadrare come un ‘esasperazione della movida, ma si sta tramutando in una sorta di guerriglia, come i fumogeni accesi in più punti del quartiere stanno a dimostrare.  A questo punto è una sfida allo Stato, che dovrebbe rispondere con maniere più incisive, cominciando dall’identificazione di tutti i soggetti partecipanti alle razzie. La Venezia ed i suoi abitanti, dopo un certa ora nei fine settimana, sono diventati terra di nessuno e chi é preposto all’ordine pubblico non può assolutamente permetterlo, pena il discredito verso le Istituzioni.

di L&V

Non serve la chiusura anticipata dei locali in Venezia, la movida dei giovani del sabato sera ubbidisce ad altre regole.
Rigorosamente in tanti senza mascherine, tra urla, schiamazzi e risse sciamano per le vie nevralgiche del quartiere: piazza del Logo Pio, via Borra e Scali del Refugio.
Cantando a squarciagola, indifferenti alle pattuglie della polizia, nonostante i locali chiusi, bloccano le vie con risse, code di auto in fila, clacson suonati a ripetizione. Uno spettacolo insopportabile per chi in quel quartiere ci abita, ci lavora o vi svolge servizio di sicurezza.

Succede ogni sabato sera, sotto gli occhi attoniti dei gestori di attività, i veri penalizzati dalle chiusure anticipate e che da quei comportamenti prendono le distanze.
Sui social dilagano i commenti rabbiosi dei residenti, vivono impotenti e con paura lo sballo di centinaia di giovani che il sabato sera si riversano nel cuore di un centro storico che ha, più che mai, bisogno di misure di contenimento.