Senza rispetto, l’importante è far cassa

In questo articolo di Otello Chelli, ricco di amara ironia, viene sottolineato ove fosse ancora necessario, lo stato d’incuria in cui versa il cimitero dei Lupi, ma realtà più o meno analoghe le si riscontrano anche negli altri cimiteri cittadini. Continuano i nostri appelli, come quelli che il buon Otello lanciò verso precedenti Amministrazioni ma notiamo che, pur essendo cambiato il colore del timoniere, anche questa Amministrazione non é da meno e a pochi giorni dalla loro commemorazione, l’incuria ed il mancato rispetto verso i defunti persiste .                                                                                                                                                                                         

Ieri mi sono recato con mia moglie Anna, al cimitero dei Lupi per un’occhiata ai nostri che se ne sono andati. Una passeggiata sotto il sole in un clima primaverile, con i prati di erba rasa appena nata, una distesa di margherite e una valanga di malinconie. Una decina di passi e un’antica rabbia mi ha investito nel vedere le statue senza nome, spesso “sbocconcellate”, piazzate lungo i viali. Sono i resti del nostro cimitero monumentale distrutto, come del resto la città, dalle passate amministrazioni. Ricordo gli articoli di fuoco che scrissi, dopo una visita al nostro cimitero, dove avevo visto le rovine del cimitero monumentale e fra le macerie anche ossa di morti che la insensibile ruspa non aveva certo risparmiato. Ne sortì una polemica rovente che cozzò contro il muro di gomma di amministratori, che per costruire nuove e più numerose tombe per fare cassa, ci hanno privato di una porzione bellissima del nostro cimitero, cancellando centinaia di memorie, storie familiari e individuali preziose per, l’appunto, alla storia della nostra città. Anche quella volta, la mia fu una voce solitaria senza eco, i livornesi non fiatarono, in tutt’altre faccende affaccendati, come del resto sulla politica che ha fatto di Livorno una città morta. Per fortuna si è salvato il settore della cremazione, la So.Crem evidentemente non ha permesso che si toccasse quella zona del cimitero. Meno male. Vorrei iscrivermi, ma alla mia età sembrerebbe volessi far risparmiare chi mi cremerà e ho pudore al pensiero.

                                                                                                                               Otello Chelli