Sul cielo di Abruzzo si spengono le stelle
di Roberto Olivato
Potrebbe essere il prologo delle amministrative di Livorno quello che è avvenuto in Abruzzo. In una sola giornata elettorale sono state spente le ambizioni e le illusioni dei Pentastellati che forse, ma non ve ne è lacertezza, rivedranno la loro condotta governativa nei confronti della Tav, delle trivelle e di tutto ciò che sia alla base di una ripartenza economica per pregiudizi basati più sull’onda di un consenso elettorale di verdi, ambientalisti e contestatori di professione pronti a dire no a tutto a volte senza alcun perchè. Il dimezzamento dei voti in terra abruzzese ha fatto senz’altro vedere le Stelle al Movimento e suonerà come un campanello d’allarme, almeno dovrebbe, per Di Maio e Company. Stando agli analisti politici parte dei voti persi dai Cinque Stelle sono travasati nella Lega che in effetti ha rosicchiato poco a Fi e niente a FdI che anzi ha raddoppiato il proprio consenso portando al governo dell’Abruzzo un proprio uomo. L’arroganza, che caratterizza gli uomini e donne del movimento grillino e questo lo si riscontra anche in quelli dell’Amministrazione livornese, risulta non pagante e le speranze di coloro che votarono il movimento di Grillo confidando in un vero cambiamento dalle giunte rosse, si sono scontrate con la protervia, nel caso nostro, di Nogarin e Sorgente e di riflesso sugli assessorati. Le segreterie dei partiti sono al lavoro per stilare programmi e nella ricerca di candidati validi a sovvertire il risultato elettorale del 2014. Mancano ormai poco più di dieci settimane alle nostre amministrative che potrebbero anche per Livorno sostituire il giallo Stellato, col verde Leghista o quanto meno con un centro destra che potrebbe essere in grado di spegnere sul nascere il ritorno di uno speranzoso Pd che molto probabilmente risentirà delle guerre intestine dovute all’inesistenza di una Segreteria nazionale.