Tutti contro tutti

di Roberto Olivato

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ribadisce l’impossibilità di riesumare la Lega in una possibile, come si vocifera, ma forse improbabile nuova alleanza Giallo-Verde, il tutto per ingraziarsi il Pd. Nicola Zingaretti segretario del Partito Democratico, ha detto chiaro e tondo a Di Maio che per l’alleanza Giallo-Rossa è necessaria una discontinuità partendo dall’azzeramento di Conte colpevole, secondo il Pd, di aver avallato tutte le iniziative leghiste. Gli elettori grillini si esprimeranno come al solito tramite la piattaforma Rousseau per benedire o maledire il sodalizio 5Stelle-Pd. Salvini continua a parlare di porte aperte a Di Maio, sbugiardando la sua pazza crisi. In mezzo a questo guazzabuglio ricco di schermaglie, di proposte e controproposte fra il Luigi e il Nicola, la fa da padrone il tempo, mancano infatti poco più di settantadue ore al secondo incontro al Quirinale. Quella si sarà l’ultima spiaggia di questo infuocato agosto, per la soluzione di questa travagliata crisi, della quale nessuno ha ancora capito la causa e tantomeno ne vede una chiara e credibile soluzione, forse nemmeno i due protagonisti di queste ore. Il Presidente della Repubblica, come da lui stesso dichiarato, se non si convincerà della soluzione proposta da Di Maio e Zingaretti, non tentennerà oltre e porterà il Paese al voto. Una cosa è certa e cioè che lo spauracchio del voto, porterà Gialli e Rossi a trovare un accordo per il bene non dell’Italia, come continuano a farci credere, ma delle loro poltrone. Un tutti contro tutti che, vada come vada, se non si ricorrerà al voto, vedrà un solo sconfitto: il popolo italiano