Muggini asfittici per incuria

Gli amministratori della nostra città, nel corso dei decenni, hanno gravissime responsabilità nel degrado e nella cancellazione delle bellezze di quella città medicea che fu chiamata la “Ricca Città delle Nazioni”. Guardiamo la bellezza del sistema “fossi medicei”. Architetti artisti che realizzarono opere anche enormi, vedi l’Acquedotto di Colognole di cui parleremo in seguito, che possedevano una incredibile funzionalità, unitamente congiunta con la bellezza. Lo spazio non me lo consente, ma guardiamo al fosso del Marzocco dove transitavano i “be’olini” carichi di rena e non solo. Facevano parte di un sistema perfetto con ogni canale o braccio di canale, formando un tutto unico funzionante come un cronografo svizzero. Lo sviluppo del porto realizzato senza importanti infrastrutture, diversamente dalle opere medicee o lorenesi, capaci anche di guardare al futuro, ha mosso gli amministratori a scelte incomprensibili e dannose. Seppellire il fosso del Marzocco che sfociava su quello che oggi è il porto industriale, ha provocato danni irreparabili al meccanismo anche di ossigenazione e movimento dell’intera rete acquea labronica. Invece di usare l’intelligenza, a Livorno si è usata la filosofia del fare senza pensare ad altro che alla funzionalità specifica dell’opera realizzata, in questo caso costruire una strada sotterrando il fosso. Un braccio molto lungo, a mio parere anche elemento prezioso per il porto moderno, ma tant’è, seppelliamo il fosso e costruiamoci la strada. A nessuno è venuto in mente di costruire una strada a campate e salvare la via d’acqua e quindi salvaguardare il funzionamento perfetto della rete fluviale. No, chi se ne frega? E, intanto, quando la Centrale Enel verrà demolita e le grandi immissioni di acqua pulita e tumultuante che ravviva, abbastanza, se non in modo ottimale,il sistema fossi, non ci sarà più, le nostre splendide, bellissime vie d’acqua moriranno per mancanza d’ossigeno e le acque imputridiranno mortalmente. Il fenomeno dei muggini visti oggi a pelo d’acqua sul fosso dell’Avvalorati, come cercassero ossigeno, sono il segnale estremo che preannuncia l’annunciata morte dei nostri fossi.

                                                                                                                    Otello Chelli