Anche studenti livornesi in viaggio verso le Foibe

Viaggio sul confine orientale, dall’11 al 15 febbraio con 50 studenti delle scuole superiori . La Regione Toscana promuove l’iniziativa ogni due anni, dal 2018, in occasione del Giorno del Ricordo. 

La Toscana si prepara, nella settimana del Giorno del Ricordo, a partire verso quel confine difficile che è stata la frontiera oggi con la Slovenia e ieri con l’ex Yugoslavia. “Un confine – si sofferma la vice presidente ed assessora alla cultura Monica Barni – ha sempre due margini, ma se attraversato e indagato nella sua complessità storica, mai facile, può divenire anche un punto d’incontro e scambio tra storie e culture diverse, tra popoli e civiltà. E’ quello che in Toscana facciamo ad anni alterni: nei dispari il viaggio ad Auschwitz per il Giorno della Memoria, in quelli pari (dal 2018) nei luoghi delle foibe, dell’esodo e dell’esilio ma anche dei campi italiani per prigionieri slavi”. Un viaggio che inizia molti mesi prima, nella Summer school agostana che aiuta i professori ad approfondire la complessità del tema per poi farne oggetto di lezione e riflessione in classe con gli studenti. “Investire sulla formazione, sulla conoscenza e l’acquisizione di un pensiero critico – ha concluso Barni – pensiamo che sia il vaccino più forte contro l’odio, l’indifferenza e la xenofobia. In questo modo storia e memoria diventano strumenti per costruire un contesto di riconoscimento reciproco e di ascolto”. Il viaggio studio “Storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento” dall’11 al 15 febbraio, è organizzato dalla Regione Toscana assieme all’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea e il Ministero dell’istruzione e dell’università. Fra i 24 Istituti toscani partecipanti al viaggio del Giorno del Ricordo, anche alcuni studenti di Livorno e provincia l’Itis Galileo Galilei di Livorno e l’Isis Raffaello Foresi di Porto Ferraio.