Devastazione ambientale

Sono venuti a prendermi per condurmi a trovare un amico alle Pianacce. Era un po che non percorrevo quella splendida strada stretta con le sue curve e contro curve, splendide siepi, alberi ombrosi e… sono rimasto basito. Una valanga di ville e villette a schiera, brutte come il cemento che le ha formate, occupano ormai la bellezza di quei declivi boscosi e praterie colme di fiori che rallegravano il cuore. Quando ci siamo fermati, ho alzato gli occhi sulla collina che, a occhio, sovrasta il grande parcheggio “Giovanni XXIII” (chissà perché un grande papa è stato relegato laggiù?) e ho visto la stessa semina di costruzioni abitative annidate dappertutto. Oggi ho letto che le costruzioni abusive disseminate come coriandoli a carnevale, sono state archiviate. Miei cari concittadini, davanti a me la causa del grande alluvione assassino. Sarà difficile evitarne altri, visto che il clima sta peggiorando e, ad esempio, le trombe d’aria, avvenimento eccezionale ieri, sono diventate fatto normale. Ma, visto come stanno maledettamente male, le cose, quanto accadrà sarà colpa di chi ha lucrato costruendo con la logica dei pazzi, di chi ha concesso, sicuramente non gratis, le licenze e di noi livornesi che abbiamo taciuto con atteggiamento omertoso, rendendoci complici di questa devastazione.

                                                                                                                     Otello Chelli