Inaugurato il Centro Culturale Africano

E’ in Torretta e servirà la comunità di 3000 africani. Monsignor Giusti: solo la conoscenza abbatte la diffidenza. Riguardo la crisi de La Vedetta il vescovo dalla parte dei lavoratori e sindacato.

 

di Roberto Olivato

In occasione della prima giornata Mondiale dei poveri, domenica 19 novembre è nata in Torretta la nuova parrocchia africana, a presentarla il vescovo Simone Giusti che prima della S.Messa ha spiegato il progetto: ” Come nel resto del mondo stanno chiedendo sacerdoti italiani per la celebrazione di Messe per i nostri connazionali, così anche qui a Livorno a fronte di una comunità di tremila africani, abbiamo pensato di dedicare loro una parrocchia, dove poter incontrarsi e seguire le celebrazioni Eucaristiche guidate da don Jan Michel ed altri sacerdoti africani”. Il vescovo ha auspicato di poter presto vedere famiglie africane frequentare la chiesa di S. Maria Assunta, portando i loro canti ed i loro dialetti che serviranno ad aiutare i parrocchiani livornesi a conoscerle per meglio comprenderle. ” La reciproca conoscenza servirà ad abbattere il senso di diffidenza – ha proseguito monsignor Giusti- che è alla base dei dubbi che a volte abbiamo verso chi arriva nel nostro Paese. ” La presenza di monsignor Giusti ci ha offerto l’opportunità per avere una sua opinione circa la vicenda dell’albergo La Vedetta di Montenero i cui dipendenti a causa della cessazione della licenza, si troveranno disoccupati fra qualche mese. Monsignore le suore Calasanziane, proprietarie della struttura, a seguito di cambio di destinazione d’uso dell’albergo, lasceranno disoccupate ben otto persone, pensa che sia possibile impedire questo atto? ” Premesso che la Casa Madre delle suddette suore ha sede a Firenze e quindi non appartiene alla mia diocesi, ho già contattato la madre generale per evitare che otto famiglie vengano lasciate a casa senza lavoro, aggravando la già pesante crisi lavorativa livornese”. Ha avuto rassicurazioni al riguardo? “Al momento no, comunque spero in un ravvedimento. Ho anche chiesto che gli attuali dipendenti de La Vedetta vengano integrati nella nuova struttura, ma a tutt’oggi non ho ancora ricevuto alcuna risposta. Una cosa é certa io sarò dalla parte dei dipendenti e del sindacato che li rappresenta”.