Rapporto Caritas sulla povertà

Presentato ieri mattina 10 luglio in Vescovado, nel corso di una conferenza stampa, il rapporto sui dati 2017 della povertà a Livorno raccolti dalla Fondazione Caritas, l’ultimo rilevamento era fermo al 2014 e quest’ultimo rapporto mette in evidenza l’aumento delle richieste di aiuto rispetto a tre anni fa. Dall’esposizione dei dati da parte della sociologa Anna Banchi, riportati sul quotidiano on line della Diocesi, si apprende che più di 3000 persone si sono rivolte alla rete dei centri di ascolto che fanno riferimento all’ Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas, con un sensibile incremento degli italiani (+ 40,3 %) sul totale degli accessi. Resta alto e cresce anche il numero degli stranieri, anche se in modo meno evidente. Tra le cause di accesso più frequenti al primo

posto la mancanza di lavoro o la forte precarietà lavorativa (29,6%), problemi di carattere economico (21,4%), precarietà abitativa o alla mancanza di casa (16,5%) e dai problemi familiari (11,3%). In proporzione, le questioni legate alla casa sono quelle cresciute di più sul totale delle richieste, seguite dai problemi familiari, in particolare, passati dal 6,1% del 2016 all’11 ,3 % del 2017, a testimonianza degli effetti destabilizzanti delle difficoltà materiali sulle dimensioni più personali della vita delle persone. Nel caso della popolazione straniera, ben il 29% delle richieste di aiuto riguarda problemi legati alla registrazione anagrafica. Sono 45.000 i pasti 
preparati e distribuiti dalla cucina della Caritas,
a beneficio di oltre 1000 persone a cui si aggiungono circa 5000 persone raggiunte dalle distribuzioni straordinarie di alimenti svolte nelle parrocchie aderenti alla Rete Territoriale costituita in città per contrastare spreco e povertà alimentare. In aumento anche il numero delle persone che si sono rivolte al servizio di igiene e cura personale, che nel 2017 ha registrato 2487 accessi, per quasi il 90% da parte di uomini e per oltre il 70% di stranieri. Oltre 250 i nuclei con minori accompagnati. Gli interventi hanno coinvolto 614 bambini, per il 40% con un età al di sotto dei 6 anni. Di questi 614, sono 164 quelli che sono stati provvisti del necessario per affrontare la scuola, per un totale di 12.200 euro, a testimonianza dell’attenzione dedicata dalla Caritas all’ educazione e all’ istruzione come diritto e come esperienze fondamentali per ristabilire la mobilità sociale che pare essersi persa. Oltre 16.000 euro sono stati spesi per sostenere l’accesso di minori svantaggiati alle attività sportive, ludiche e ricreative.
Anche nel caso delle famiglie, i problemi legati al lavoro (29,3%) o alla mancanza di risorse economiche (44,6%) sono i principali motivi di accesso, seguiti dai problemi familiari (15,6%) e dai problemi legati a una condizione di precarietà abitative (13,8%, per la maggior parte in seguito a sfratto o per inadeguatezza del luogo di residenza.
Per quanto riguarda i problemi familiari, ben il 37,7% delle richieste di aiuto riguardano la gravidanza vissuta come fattore di destabilizzazione e crisi familiare, mentre il 21,5% è conseguenza di forti conflitti di coppia che non di rado sfociano nella violenza. Sono invece 78 le persone in situazione di forte precarietà abitativa accolte dalla Caritas di Livorno nel 2017, tra cui 35 minori. Quasi 20.000 euro sono stati erogati in contributi diretti a beneficio di famiglie a rischio di perdere l’abitazione, cifra a cui si aggiungono 14.000 euro di canoni di locazione in carico alla Caritas per gli appartamenti affittati e messi a disposizione come alloggi di solidarietà. Per il sostegno nel pagamento delle utenze sono stati invece spesi 73.760 euro. In totale, la Caritas ha offerto nel 2017 una soluzione abitativa temporanea a 207 persone di cui 72 minorenni. La relazione riporta dettagliatamente le spese sostenute per interventi caritatevoli ed altre voci che potranno a breve essere apprese sul sito www.caritaslivorno.it.